Casa dell’Acqua privata? No, grazie.
Un secondo “punto acqua” che verrebbe istallato e gestito da privati con un erogazione dell’acqua naturale a pagamento?
Come cittadini ci chiediamo come sia possibile che una giunta che ci rappresenta continui con protervia a dimenticare che molti chieresi hanno indicato in più occasioni la loro volontà per un servizio idrico pubblico e che le “case dell’acqua” sono nate sotto la spinta e lo stimolo del pubblico e gestita dal pubblico (anche nei suoi contenuti culturali) per una diminuzione dell’utilizzo del mercato delle acqua minerali, non per creare un nuovo business privato sull’acqua dei nostri acquedotti. Esprimiamo perciò la nostra contrarietà per quella che ci sembra una scelta che si configura chiaramente come una mera operazione commerciale a favore di privati e invitiamo pertanto il Comune ad impegnarsi su altri percorsi lasciando cadere questa proposta che non ci appare vantaggiosa e che risulta sconveniente anche rispetto alle politiche per l’acqua pubblica su cui lo stesso Comune si è più volte impegnato.
Estratto dal Comunicato Stampa Operazione “Business Acqua”
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